Misura radiazioni radon

I rischi per la salute, le radiazioni radon

LA STORIA (IN BREVE) DELLA SCOPERTA SCIENTIFICA DEL RADON
In base alla classificazione chimica il Radon è uno gas "nobile"(come l'uranio, il neon, il kripton e xeno) il più pesante dei gas conosciuti (densità 9.72 g/l a 0 C, 8 volte più denso dell’aria).

La prima evidenza sperimentale del radon (della radiottività naturale) si deve ad una osservazione del fisico francese Henri Becquerel, che nel 1896, : " ... si accorse casualmente che i sali di uranio, posti in vicinanza di una lastra fotografica, anche racchiusa in un involucro opaco, la impressionano, mostrando così di emettere radiazioni capaci di attraversare anche i corpi che non sono attraversati dalla luce".
Questa osservazione aprì un nuovo capitolo della fisica, quella della radioattività.
Dopo la scoperta della radioattività, ben presto ci si accorse che l'interazione delle radiazioni con il tessuto vivente causava effetti dannosi.

In seguito a partire dalla scoperta dei raggi X nel 1895 e della radioattività naturale nel 1896, nel 1987 si constata che l'esposizione acuta a radiazioni poteva anche uccidere un essere umano. Nel 1902 venne riconosciuto per la prima volta da organismi medici il "cancro radio-indotto". Nel 1928 nasceva il primo organo internazionale avente lo scopo di elaborare e divulgare indicazioni e raccomandazioni finalizzate alla protezione dell'uomo contro le radiazioni ionizzanti (radioprotezione): L'I.C.R.P. (International Commission for Radiological Protection).

COSA SI DEVE SAPERE SUL RADON
Il radon penetra all’interno degli edifici risalendo dal suolo, secondo un meccanismo determinato dalla differenza di pressione tra l’edificio e l’ambiente circostante noto come ”effetto camino”. La pressione all’interno dell’edificio è infatti, a causa della temperatura interna più elevata, generalmente inferiore rispetto a quella esterna. Questa differenza di pressione determina il richiamo di aria e, con essa del radon, che esala dal sottosuolo verso gli ambienti residenziali. Il radon può passare attraverso tutte le microfratture presenti in un'abitazione sia dal pavimento che dalle pareti nonchè attraverso i servizi tecnologici (gas, elettricita’, fognatura etc). Anche i parametri climatici esterni (ad esempio temperatura esterna, la velocità del vento, la copertura nevosa o la saturazione del terreno in caso di pioggia ecc.) hanno una forte influenza sulla risalita di radon dal suolo. E’ per tutte queste ragioni che la presenza del radon in un determinato locale varia fortemente nell’ambito della stessa giornata (tra giorno e notte) e tra stagione e stagione.

SITUAZIONE ITALIANA
L'Italia , a causa della sua configurazione geologica, presenta aree geografiche ad elevata concentrazione di gas radon ed elevati valori di concentrazione e di esposizione gamma esterna. Nei primi anni novanta sia l’Enea che l’Istituto Superiore di Sanita’ hanno condotto, su richiesta della Organizzazione Mondiale della Sanita’, uno screening nazionale per la conoscenza della esposizione media al radon dei cittadini italiani.  I risultati di tale ricerca indicano una concentrazione media di 77 Bq/mc con la distribuzione che vede alcune regioni del nord piu' "esposte" in situazione peggiore troviamo la Lombardia ed il Lazio seguite dal Piemonte, Valle d'Aosta,Veneto, Trentino, Friuli, Campania. Tra quelle ove la concentrazione media permane di livello medio troviamo il Veneto,L'Emilia-Romagna,la Toscana e via via le altre regioni.

I RISCHI , I VALORI DI SOGLIA E LE LEGGI
L'EPA (Agenzia Americana per l'Ambiente) definisce in 4 pCi/L (leggi 4 picocurie per litro) pari a 148 Bq/mc (leggi Bequerel per metro cubo) il limite oltre il quale e' consigliabile prevedere tecniche di riduzione del Radon.
In Europa la Comunita' Europea ha determinato tale soglia in 200 Bq/mc per le nuove costruzioni e 400 Bq/mc per le abitazioni esistenti (Raccomandazione Euratom 143/90). In ogni caso la determinazione Europea non ha forza di Legge e pertanto tali limiti rimangono una indicazione consigliata.

Recentemente la pubblicazione in Italia del Decreto Legislativo 241/2000 e del successivo D.Lgs.81/2008 (Tutela della sicurezza e salute syui luoghi di lavoro) hanno introdotto per la prima volta nella legislazione italiana il concetto di radioattivita’ naturale prevedendo valori di soglia solo per gli ambienti di lavoro e gli uffici pubblici.

Gli ambienti residenziali, ai sensi di legge, restano quindi per ora, fuori dal controllo del Decreto (anche se possiamo considerare, in ragione di sicurezza, valori similari.  E' in base al possibile però chiedere il certificato Radon alle Scuole ed al datore di Lavoro.

RADON E SICUREZZA SUL LAVORO.
Nei luoghi di lavoro Il Decreto Legislativo 81/08 prevede che il datore di lavoro sia tenuto all’osservanza delle misure generali di tutela per la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori elaborando, tra l’altro, un documento di valutazione dei rischi. Per la protezione dal rischio da radon il D. Lgs. 81/08 prevede che, come per tutte le problematiche connesse alle radiazioni ionizzanti, si faccia riferimento alla normativa specifica (art. 65) e cioe’ al Dlgs 230/95 che per quanto riguarda il Radon e’ stato integrato dal Dlgs 241/2000.

METODICA DI MISURA DEL RADON
Poiche' il RADON e' un gas incolore ed inodore, i suoi effetti non sono direttamente avvertibili dai sensi dell'uomo inoltre, data la forte variabilità della presenza di radon in un ambiente, solo una misura di lunga durata permette di stimare una concentrazione media che tiene conto delle fluttuazioni temporali. La metodica di monitoraggio che definiamo a “misura integrata” si basa sull’utilizzo di dispositivi passivi (dosimetri passivi). I (dosimetro) costituito da un supporto/contenitore, dove è posizionato un materiale sensibile al radon. Il "dosimetri" non emette alcuna sostanza o radiazione e non necessita di alimentazione elettrica.

COME INTERVENIRE
Brescia Acustica Energia , pensando ai progettisti ed ai proprietari di immobili che desiderano intervenire per la mitigazione delle concentrazioni indoor di Gas Radon, è in grado di fornire sia il servizio di misurazione (misura radiazioni radon),sia di consigliare le modalità tecniche per intervenire.
Naturalmente intervenire con le appropriate tecniche in caso di nuova costruzione e’ molto piu’ semplice e risolutivo. Per questo motivo che sollecitiamo le Amministrazioni Pubbliche a contemplare una norma specifica nel Regolamento Edilizio e da richiedere specifiche indagini preventive.
In fase di progettazione e’ possibile infatti, con costi irrisori rispetto al valore dell’immobile, individuare la classe di rischio dei terreni di fondazione e prevedere adeguate opere di isolamento .
N e l l a attuazione di tale procedura ci atteniamo alla normativa europea (in particolare quella cecoslovacca) che definisce la classe di rischio del terreno di fondazione, in funzione della concentrazione di gas Radon nel suolo e della permeabilita’ dei terreni.

 

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